lunedì 1 luglio 2013

Le cattive abitudini alimentari più comuni

L'alimentazione scorretta è causa di numerosi disagi fisici e psicologici, soprattutto per i ragazzi o ragazze, adolescenti o maggiorenni, che vivono con i  genitori. Nell'età adulta invece si fanno più sentire le patologie legate al sovrappeso come i dolori muscolo-scheletrici, l'ipertensione, il diabete, le patologie cardiache e vascolari.
Le cattive abitudini alimentari più comuni




Ecco gli errori alimentari più comuni degli italiani.
  • Troppi condimenti.
    Un classico esempio sono gli alimenti intrisi di olio. Un cucchiaio di olio apporta all'incirca 90 Kcal, quindi basta poco per causare un surplus di calorie. Se gli alimenti vengono fritti, l'olio di frittura viene assorbito dal cibo rendendolo una vera bomba calorica. Un etto di patate normali contiene mediamente 60 Kcal mentre la quantità equivalente di patatine fritte apporta 500 – 550 Kcal. Una bella differenza!
  • Troppi cibi fritti.
    La frittura, oltre ad alzare le calorie, rende gli alimenti più difficili da digerire. Il tempo di digestione di un alimento fritto può protrarsi per più di 4 ore.
  • Troppi cibi grassi.
    Il massiccio utilizzo di olio, burro, strutto o di margarina alza tansittimo le calorie di un piatto.
    Anche il consumo elevato di insaccati e formaggi è responsabile di un eccesso di calorie assimilate.
    L'energia contenuta nei formaggi varia dalle 150-200 Kcal per 100 g (come la ricotta) e arriva ad oltre 400 Kcal (come il caciocavallo).
  • Prevalenza di cibi glucidici ad alto indice glicemico.
    L'indice glicemico rappresenta la velocità con cui si alza la glicemia rapportata a quella che si avrebbe nel caso di assunzione di 50g di glucosio.
    Un valore pari a 80 significa la glicemia giungerà all'80% rispetto a quella che si avrebbe assumendo la stessa quantità di glucosio.
    Un eccesso di carboidrati ad alto indice glicemico, oltre ad essere poco saziante,  alza bruscamente la glicemia causando una forte sonnolenza.
    Tutti i carboidrati non consumati verranno poi trasformati in grasso se le riserve del corpo sono già piene.
  • Consumare sempre il dolce a fine pasto.
    Mangiare sempre il dolce a fine pasto può far incamerare una quantità di calorie maggiore del proprio fabbisogno!
  • Assumere troppo pane e grissini durante i pasti.
    Accompagnare il pranzo o la cena con il pane e i grissini va bene, purché non si esageri.
    Se si mangia già una pastasciutta, il pane è superfluo. La quota glucidica è già stata coperta, ed è meglio proseguire il pasto con carne e verdura, senza aggiungere crackers, pane o grissini.
  • Assumere caramelle, bibite zuccherate e snacks durante la giornata.
    Oltre a non apportare alcun beneficio nutrizionale per l'organismo, questi cibi contengono sempre un quantitativo energetico elevato.
    Un caffè zuccherato contiene mediamente 30 Kcal, un bicchiere di vino (100 cl circa) più o meno 65 Kcal, un cioccolatino circa 50 Kcal, un bicchiere di una comune bibita zuccherata circa 150 Kcal.
    Facciamo un esempio. Una persona ogni giorno beve un bicchiere di coca cola e un cioccolatino in più del suo fabbisogno. Le 150 Kcal della bibita equivalgono a 17 g di grasso e le 50 Kcal del cioccolatino sono più o meno 5,6 g di grasso. A conti fatti, ogni giorno questa ipotetica persona ingrassa di 22,6 grammi che in un anno si traduce in 8,2 Kg! Però bisogna considerare anche l'acqua che si lega alle molecole di grasso, quindi il guadagno di peso sarà pari a 8,2*1,43 = 11,73 kg!. Tutti kg che si andranno a depositare nella pancia o nei fianchi!

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