lunedì 1 luglio 2013

La dieta del minestrone

La dieta del minestrone è un regime alimentare consigliato per persone in forte sovrappeso oppure obese, che promette di perdere molti kg in pochi giorni. Questa dieta fu messa a punto da un cardiochirurgo del Sacred Memorial Hospital di St. Louis per far dimagrire rapidamente i pazienti obesi e cardiopatici in attesa dell'intervento chirurgico.
La dieta, nella sua forma più semplice, prevede il consumo di solo minestrone più ulteriori alimenti non zuccherati tra cui frutta, verdura, carni magre o latte scremato.
In rete e nelle riviste se ne trovano moltissime varianti, ma basta un minimo di buonsenso per decidere quante e quali bocciare.
La dieta del minestrone, nelle sue innumerevoli varianti, ha più difetti che pregi. Vediamo quali sono.

La dieta del minestrone


Difetto 1: promette una perdita di peso troppo rapida

La dieta originale aveva lo scopo di far dimagrire velocemente i pazienti cardiopatici in attesa dell'intervento chirurgico e quindi non mirava a mantenere la massa muscolare. Questa dieta doveva essere seguita per un periodo massimo di 10/14 giorni.
La dieta del minestrone era stata prevista per persone obese e in attesa di essere operate. Che senso ha applicarla anche a persone in piena salute?
La risposta sta nella quantità di peso che promette di perdere questa dieta, visto che teoricamente è possibile dimagrire (?) fino a 5 o più chili la settimana!
Dall'articolo relativo alle diete che promettono cali di peso in poco tempo, si comprende come la dieta del minestrone faccia perdere più muscoli che grasso.
E' possibile perdere 5 kg alla settimana, ma non di grasso. 5 kg di grasso equivarrebbero a circa quasi 4500 Kcal di deficit giornaliero (se si considera l'acqua legata al grasso), impensabile addirittura in un regime chetogenico (visto che 1 grammo di chetoni fornisce circa 7 Kcal contro le 9 dei grassi). Per fare un paragone, la NEC, che equivale ad una specie di digiuno controllato mediante la sola immissione di proteine per via enterale, produce un deficit calorico giornaliero di circa 3500-4000 Kcal!

Difetto 2: è eccessivamente ipoproteica

Mangiando solo minestrone, frutta e verdura il corpo non riceve la giusta quota di proteine per il proprio fabbisogno giornaliero, che ammonta a circa 1 grammo per kg di peso corporeo come stabilito dalla FAO e dall'OMS.
Se mancano fonti proteiche (carni, pesce, uova, latte) il corpo riduce la sua massa magra. Questo provoca astenia e rallentamento del metabolismo e quindi una difficoltà ancora maggiore a dimagrire!
La dieta del minestronenon permette nemmeno di assimilare una quota proteica pari alla quota di logorio (che è all'incirca pari a 30-40 grammi giornalieri), quindi questa dieta provoca per forza una perdita di massa muscolare!

Difetto 3: è insostenibile sul lungo periodo

Mangiare minestrone 7 giorni su 7 , due volte al giorno per 14 giorni è noioso e monotono e alla lunga provoca disgusto verso questo alimento sano e genuino.
Tutte le diete basate su un solo alimento vanno evitate perché sono prive di senso.
Una dieta intelligente deve essere piacevole da seguire e non deve demonizzare nessun alimento, eccetto quelli che contengono sostanze dannose per la salute.

Difetto 4: non insegna ad alimentarsi correttamente

Tutte le diete monoalimento non propongono un regime alimentare che si può mantenere tutta la vita.
Mica si può mangiare minestrone tutta la vita! Una volta finita la dieta, come ci si alimenta?
Solo con una cultura alimentare corretta, è possibile dimagrire e mantenersi magri per tutta la vita!

Difetto 5: non tiene conto delle calorie

Questa dieta, in alcuni giorni indica di mangiare frutta e verdura a volontà.
In questo modo si può assimilare un surplus calorico di frutta tale da annullare i deficit calorici degli altri giorni.
Se a questo carico di carboidrati si associa la perdita di tessuto magro dato dal deficit proteico, ecco come è facile ingrassare ulteriormente anziché dimagrire!

Difetto 6: demonizza alcuni alimenti

Demonizzare alcuni alimenti, se non sono dannosi, non ha senso.
Le calorie possono essere prelevate da qualunque cibo rispettando la ripartizione tra carboidrati, proteine e grassi che per essere corretta è pari all'incirca a 45%, 15%, 25%, con un ulteriore 20% adattato in base alla persona e alla sua attività quotidiana (sia riguardo l'attività fisica che l'attività giornaliera)[1]

Pregio 1: favorisce il consumo di frutta e verdura

L'unico punto a favore. E' una dieta  ricca di vitamine e fibre e promuove il consumo di cibi sani e genuini come la frutta e la verdura.

In fin dei conti...

Un rapporto difetti/pregi di 6 a 1 produce un solo risultato: bocciata.
Chi vuole dimagrire deve costruirsi da sé una cultura alimentare corretta o/e eventualmente, se gravemente obeso o in forte sovrappeso, rivolgersi ad un dietologo o nutrizionista qualificato, che gli saprà indicare la giusta strada da seguire.
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[1] Fonte: http://www.albanesi.it/Dietologia/dietaitalianaregole.htm

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